Iran: la Scuola Sant’Anna aderisce agli appelli di CRUI, Rete delle Università per la Pace e del Network Scholars at Risk. Ribadita la piena solidarietà alle studentesse e agli studenti scossi dall'ondata di violenza dopo la morte di Mahsa Amini

La Scuola Superiore Sant’Anna aderisce agli appelli della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), della Rete delle università italiane per la pace e del Network Scholars at Risk (SAR) ed esprime profonda costernazione e ferma condanna per i gravi fatti che in queste settimane stanno sconvolgendo l’Iran, iniziati dopo che Mahsa (Jhina) Amini, 22 anni, è stata arrestata dalla polizia morale per una presunta violazione delle leggi su come indossare in maniera corretta il velo (Hijab) ed è poi morta in stato di reclusione lo scorso 16 settembre.
Piena solidarietà va alle studentesse e agli studenti iraniani della Scuola Superiore Sant'Anna, scossi dall’ondata di violenza che sta attraversando il loro Paese. Di fronte all’atroce morte di Mahsa Amini e alla feroce repressione delle proteste rivolte a rivendicare libertà e giustizia, la comunità della Scuola Superiore Sant’Anna è solidale con le donne e con gli uomini che, in Iran, stanno rischiando la vita, con coraggio, per rivendicare il pieno rispetto dei diritti umani.
Per ribadire l’appoggio e per esprimere solidarietà alle cittadine e ai cittadini iraniani, la Scuola Superiore Sant'Anna ha anche promosso e ospitato un seminario di carattere interdisciplinare, per approfondire le ragioni delle loro proteste e le motivazioni della reazione del regime.
In copertina: Mahsa (Jhina) Amini.